Biblioteca: spazio del pensiero e dell’ispirazione, tempio della conoscenza, luogo di ricerca, studio, condivisione dei saperi universali.
Oggi guardiamo al campo di grano come a una biblioteca. Punto di osservazione partecipante sulla moltitudine di relazioni in campo: le spighe delle vecchie varietà di grano, gli alberi, le essenze del sovescio, il selvatico, il pane, i funghi, i vermi, l’umano con i suoi attori locali e tutte quelle comunità intenzionali e non che giungono qui da molteplici discipline e approcci e qui si intrecciano in collaborazioni multispecie e sorellanze simbiotiche.
La Biblioteca del Grano diventa un simbolo universale, contesto di apprendimento di pratiche innovative. Riflette sull’idea di spazio culturale del futuro, su formati ibridi, tentacolari, connessi a un ecosistema di altri spazi, capace di attivare conversazioni su: cibo, energia, clima, scambi globali, economia e giustizia sociale.
La Biblioteca del Grano di Milano è un campo agricolo sperimentale situato a 5 km dal Duomo, tra il quartiere Corvetto e Chiaravalle, lungo il paleoalveo della Vettabbia.
Biblioteca: spazio del pensiero e dell’ispirazione, tempio della conoscenza, luogo di ricerca, studio, condivisione dei saperi universali.
Oggi guardiamo al campo di grano come a una biblioteca. Punto di osservazione partecipante sulla moltitudine di relazioni in campo: le spighe delle vecchie varietà di grano, gli alberi, le essenze del sovescio, il selvatico, il pane, i funghi, i vermi, l’umano con i suoi attori locali e tutte quelle comunità intenzionali e non che giungono qui da molteplici discipline e approcci e qui si intrecciano in collaborazioni multispecie e sorellanze simbiotiche.
La Biblioteca del Grano diventa un simbolo universale, contesto di apprendimento di pratiche innovative. Riflette sull’idea di spazio culturale del futuro, su formati ibridi, tentacolari, connessi a un ecosistema di altri spazi, capace di attivare conversazioni su: cibo, energia, clima, scambi globali, economia e giustizia sociale.
La Biblioteca del Grano di Milano è un campo agricolo sperimentale situato a 5 km dal Duomo, tra il quartiere Corvetto e Chiaravalle, lungo il paleoalveo della Vettabbia.
E’ brano di paesaggio progettato con azioni di co-design e realizzato attraverso la messa a dimora collettiva. Si inserisce nel Parco Agricolo Sud Milano, ai margini della città compatta, immerso nel contesto paesaggistico di Chiaravalle, antica cattedrale dell’agricoltura europea: accoglie le geometrie agrarie esistenti e si articola nelle proporzioni auree; studia il contesto ambientale disegnando spazi funzionali alla creazione di microclimi favorevoli, allo sviluppo vegetazionale, al potenziamento ecologico in termini di biodiversità e fertilità dei suoli, ai focus produttivi.
E’ agroforesta seminata e piantumata in alley cropping con quattro vecchie varietà di grani e 1000 specie tra alberi, arbusti, alberi da frutto e piante erbacee perenni.
E’ palinsesto: spazio di co-progettazione, coltivazione condivisa, pratiche artistiche, performative e partecipative che si intrecciano per innescare processi di incontro e spazi innovativi dell’apprendimento.
E’ centro di produzione culturale contemporaneo: torna ad abitare le origini delle civiltà laddove la celebrazione e dedizione alla sacra terra feconda, l’aspirazione alla prosperità, l’affinamento delle tecniche di coltivazione, la cura costante e necessaria del gesto quotidiano e dell’ornamento, si ritrovavano in un’unica parola: cultus.
Il paesaggio dell’apprendimento
La Biblioteca del Grano è luogo di sperimentazione di pedagogie e della formazione non formale.
Attiva patti educativi informali con le scuole pubbliche della città di Milano, coinvolge le comunità di insegnanti, bambine e bambini, famiglie. E’ spazio aperto a installazioni, workshop, incontri, progetti e studi sul paesaggio come campo negoziale.
Luogo generativo che accoglie la sapiente lezione che i monaci cistercensi che riconobbero l’opportunità data dalla pianura umida e trasformarono quella mefitica terra di palude in una valle di luce: Chiaravalle.
La Biblioteca del Grano è un corpo abitante di pratiche performative, riti, convivi, tributi alla vitalità della materia vibrante
Il contemporaneo propone un’evoluzione “nei rapporti fra spazio/corpo teatrale e spazio/corpo urbano, dove il teatro non solo non possiede più l’autonomia e la stabilità dell’edificio, ma neppure le certezze di una evidente specificità artistica. La sua identità metropolitana sembra quindi dissolversi in una sorta di anonimato, ma in realtà la sua azione diventa ancora più incisiva e pervasiva, fondendosi senza soluzione di continuità nell’agire ludico performativo di un corpo abitante in cui la forma d’arte non è più distinguibile dalla forma di vita”.
(Fabrizio Fiaschini - Università di Pavia, 2023)
La Biblioteca del Grano è un progetto condiviso
E’ un campo di grano sperimentale per il maestro panificatore Davide Longoni che coltiva cereali senza l'ausilio di diserbanti o concimi e seguendo una rotazione triennale, per la produzione del primo pane agricolo della città di Milano.
E’ aula a cielo aperto per MadreProject, Scuola del Pane e dei Luoghi, la prima scuola per aspiranti imprenditori del pane come rigeneratori di territori.
E’ ambito di progetto per Soulfood Forestfarms sui principi dell’agroforestazione rigenerativa e dei processi di successione ecologica che guidano la creazione di ecosistemi complessi, per aumentare la quantità e qualità delle relazioni di tutte le forme viventi.
E' un patto educativo informale per le scuole della città che realizza un ponte tra dentro e fuori le scuole e coinvolge bambini, famiglie, insegnanti, imprese, istituzioni culturali.
E’ corpo abitante per progetti performativi in situ e in vivo che indagano i linguaggi dell’arte contemporanea.
E’ la domanda di Terzo Paesaggio sull’idea di spazio culturale del futuro.
In un territorio di risorse latenti ed emergenti costituito da relazioni frammentate e spazi inaccessibili, danneggiati, precari, esposti, la biblioteca del grano non è lo spazio del bucolico, del rassicurante e del paesaggio cartolina. Si offre piuttosto come mappa delle complesse relazioni in campo, come biografia (senza giudizio) che registra la vita del luogo: selva di rovi, palude mefitica, centro spirituale e valle di luce, culla dell’agricoltura, governo delle acque matrici, periferia urbana in espansione, discarica, campi coltivati in agricoltura convenzionale, deserto agricolo.
Quale idea di città del futuro?
Contatti
Terzo Paesaggio
Progetto speciale
madreproject.org
Vincitore
Italian Council 2023, DGCC – Ministero della Cultura
Vincitore
Creativity Pioneers Fund di Moleskine Foundation
Terzo Paesaggio ETS
sede legale
via San Bernardo 42
20139 Milano
P.IVA / C.F. IT08977920969
Contatti
Terzo Paesaggio
Progetto speciale
madreproject.org
Vincitore
Italian Council 2023, DGCC – Ministero della Cultura
Vincitore
Creativity Pioneers Fund di Moleskine Foundation
Terzo Paesaggio ETS
sede legale
via San Bernardo 42
20139 Milano
P.IVA / C.F. IT08977920969